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Cronaca

Assurdo in Messico: bimba di 3 anni si risveglia al suo funerale ma muore poco dopo

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Assurdo episodio avvenuto in Messico, dove Camila Roxana Martinez Mendoza, bimba di 3 anni, è stata prima dichiarata morta e poi ritrovata viva nella bara.

I fatti, risalgono a metà agosto, quando la piccola ha cominciato a sentirsi male con febbre molto alta, vomito e diarrea. A quel punto la madre, si è rivolta ad un pediatra, che le ha consigliato di portarla in ospedale, laddove i medici le hanno prescritto paracetamolo e poi dimessa. Purtroppo, essendo peggiorata, è stata riportata in ospedale.

A tal proposito, ecco le parole della madre:

“Non riuscivano neanche a trovarle una vena per la terapia endovenosa, solo un’infermiera alla fine ce l’ha fatta. Poco dopo gliel’hanno tolta, l’hanno portata in una stanza e mi hanno detto di lasciarla riposare. Poi, è stata dichiarata morta per disidratazione”.

Tuttavia, nel corso del funerale svoltosi il giorno successivo, la madre ha notato che un pannello di vetro nella bara era appannato e una volta aperta, hanno scoperto che era ancora viva. Immediata la corsa all’ospedale di Salinas, dove i medici hanno tentato di rianimarla, ma senza ottenere il risultato sperato. La piccola è morta a causa di un edema cerebrale, disidratazione e insufficienza metabolica.

Pertanto, la signora Mendoza ha affermato: “Siamo devastati. Vogliamo giustizia, chiediamo che i direttori, i medici e gli infermieri vengano sostituiti affinché ciò non accada più”.

Cronaca

Ansia per le condizioni di Robert Fico, il premier slovacco vittima di un agguato: la situazione

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Versa ancora in gravi condizioni Robert Fico, il premier slovacco ferito a colpi di pistola due giorni fa.

Pertanto, come riferisce anche il presidente eletto della Slovacchia Peter Pellegrini, “ieri il primo ministro non ha subito un’altra operazione, ora può parlare, ma riesce solo a pronunciare poche frasi”.

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Cronaca

Scomparso da quasi 30 anni e ritrovato nella cantina dei vicini di casa: i dettagli

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La storia che vi stiamo per raccontare arriva dall’Algeria, e riguarda un uomo scomparso 26 anni fa e ritrovato nella cantina della casa di un vicino.

Egli si chiama Omar Bin Orman e ha 45 anni, mentre ne aveva 17 quando è scomparso nel nulla a Djelfa, in Algeria. All’epoca vi era la guerra civile, tanto che la famiglia era convinta fosse tra i 200mila uccisi o tra i 20mila rapiti negli scontri tra l’esercito e i gruppi islamisti.

Invece l’uomo, lo scorso 12 maggio, è stato trovato nascosto in una cantina-ovile dopo che l’ufficio del pubblico ministero ha ricevuto una denuncia anonima con la quale sosteneva che Bin Orman si trovasse nella casa di uno dei suoi vicini.

Ecco quanto dichiarato da un funzionario del tribunale di Djelfa:

“In seguito a questa segnalazione, il procuratore generale ha ordinato alla gendarmeria nazionale di aprire un’indagine approfondita e gli agenti si sono recati nella casa in questione”.

Pertanto il carceriere è un 61enne, che avrebbe tentato di fuggire alla vista degli agenti, i quali sono riusciti comunque a fermarlo ed arrestarlo. Al momento Bin Orman sta ricevendo le cure mediche e psicologiche del caso, e ha raccontato ai soccorritori di aver visto varie volte la sua famiglia dallo scantinato in cui era rinchiuso, ma di non essere in grado di chiedere aiuto “a causa di un incantesimo che il suo rapitore gli aveva fatto”.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, neonato muore per un virus in ospedale

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Antonio, figlio di una coppia di Torre del Greco, era nato con parto cesareo presso la clinica privata Villa Stabia di Castellammare di Stabia senza complicanze.
Poche ore dopo la nascita, ha iniziato ad accusare febbre alta, sicché ne era stato disposto il trasferimento al vicino ospedale San Leonardo.
Aggravatesi le condizioni del neonato, è stato reso necessario il trasferimento al Monaldi di Napoli dove però è morto poche ore dopo.
I genitori hanno deciso di sporgere denuncia alla Procura di Torre Annunziata.
Aperta un’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti.

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